Alternative a Office: meglio passare a LibreOffice o Google Docs?
Ti sei mai chiesto se utilizzare alternative a Microsoft Office come LibreOffice o Google Docs ti aiuti davvero a risparmiare? In molti uffici e famiglie, Microsoft Office è da anni la suite di riferimento. Tuttavia, le opzioni gratuite sono migliorate notevolmente ed è comprensibile pensare di poter evitare l’acquisto di una licenza per ridurre i costi. In questo confronto valuteremo in modo chiaro e onesto quanto siano davvero valide queste alternative gratuite a Microsoft Office e se rappresentino una scelta più conveniente nel lungo periodo. Parleremo di funzionalità, produttività, compatibilità dei file, facilità d’uso, collaborazione, eventuali costi nascosti e delle esperienze reali di chi ha già effettuato il passaggio. Alla fine ti aiuteremo a capire quale opzione è più adatta a te o alla tua azienda.


LibreOffice e Google Docs: le alternative gratuite più popolari
Quando si parla di “alternative a Microsoft Office”, i primi nomi che vengono in mente sono LibreOffice e Google Docs (parte di Google Workspace). Queste due piattaforme sono le alternative gratuite a Microsoft Office più diffuse, anche se molto diverse tra loro:
- LibreOffice: è una suite office open source da installare sul proprio computer. Include applicazioni equivalenti a Word, Excel e PowerPoint (chiamate Writer, Calc e Impress), oltre ad altri strumenti come Base (database) e Draw (grafica). LibreOffice è nato come fork di OpenOffice e si è sviluppato grazie al forte supporto della comunità. Il suo principale vantaggio è che è completamente gratuito, anche per uso commerciale, e funziona offline. Molti lo considerano la “versione gratuita” di Office, ideale per chi cerca una alternativa gratuita tradizionale a Microsoft Office.
- Google Docs/Sheets/Slides: fa parte della suite cloud di Google. Non c’è nulla da installare: si accede a tutto tramite browser web (o app mobili), inclusi Google Docs (elaboratore di testi), Google Sheets e Google Slides. Google Docs è gratuito per gli utenti con un account Gmail e offre funzionalità di base direttamente nel cloud. Il suo punto di forza è la collaborazione in tempo reale: più persone possono modificare lo stesso documento contemporaneamente. È anche una alternativa a Microsoft Office molto popolare, soprattutto in ambito educativo e tra le piccole imprese o utenti che privilegiano il lavoro condiviso online.
- Altre alternative: esistono altre suite office (OnlyOffice, WPS Office, Apple iWork, ecc.), ma in questo articolo ci concentreremo su LibreOffice e Google Docs perché sono le opzioni più utilizzate e rappresentative quando si cerca un’alternativa gratuita a Microsoft Office.
La gratuità è sicuramente un grande vantaggio di queste piattaforme. Ma possono davvero sostituire Microsoft Office senza compromessi? Per rispondere a questa domanda, analizziamo alcuni aspetti chiave.
Confronto funzionale: offrono le stesse funzionalità di Microsoft Office?
Iniziamo esaminando cosa può fare ciascuna suite. Microsoft Office è molto completa, ma come si comportano le alternative gratuite?
Elaboratori di testo (Word vs Writer vs Google Docs)
Microsoft Word è lo standard nell’elaborazione di testi, con un’infinità di funzioni avanzate di impaginazione e modifica (commenti, revisioni, stampa unione, grafici, ecc.). LibreOffice Writer copre tutte le funzioni di base: stili di testo, inserimento di immagini e tabelle, creazione di indici, revisioni e altro ancora. Soddisfa le esigenze della maggior parte degli utenti, anche se l’interfaccia differisce un po’ da quella di Word. Google Docs ha un’interfaccia molto semplice e offre strumenti base di formattazione e controllo ortografico. Per documenti complessi risulta limitato, mancando di alcune opzioni avanzate presenti in Word (macro, riferimenti incrociati complessi, layout di pagina più sofisticati, ecc.).
Fogli di calcolo (Excel vs Calc vs Google Sheets)
Microsoft Excel si distingue per la sua potenza nell’analisi dei dati. Gestisce grandi volumi di dati, offre numerose funzioni (formule avanzate, tabelle pivot, grafici) e consente l’automazione tramite macro in Visual Basic (VBA). È lo strumento di riferimento in ambito finanziario e per la gestione dei dati. Anche LibreOffice Calc supporta calcoli avanzati e macro (utilizzando un proprio linguaggio Basic o Python invece di VBA). Per le attività standard funziona in modo simile a Excel e apre anche i file .xlsx senza problemi. Tuttavia, Excel in genere offre prestazioni migliori sotto carico e presenta meno problemi di compatibilità, specialmente con macro complesse o fogli di calcolo molto grandi. Google Sheets, invece, brilla per la collaborazione tra più utenti ed è adatto a calcoli semplici o di media complessità. Tuttavia, presenta limiti in termini di dimensione e funzionalità rispetto a Excel e non può eseguire macro di Excel (l’automazione in Google avviene tramite Apps Script, un sistema diverso).
Presentazioni (PowerPoint vs Impress vs Google Slides)
Microsoft PowerPoint si distingue per i suoi modelli professionali, le transizioni e animazioni avanzate, e gli strumenti di progettazione assistita, rendendolo lo standard per le presentazioni. LibreOffice Impress consente di creare presentazioni multimediali con animazioni semplici e modelli di base, ed è adatto per usi non troppo complessi. Tuttavia, offre meno opzioni grafiche e può incontrare problemi di compatibilità nell’apertura di presentazioni PowerPoint molto elaborate (alcuni effetti o formattazioni potrebbero non essere riprodotti correttamente). Google Slides è utile per presentazioni semplici e collaborative. Offre meno effetti visivi rispetto a PowerPoint, ma è molto facile da usare. Per presentazioni sofisticate o di livello aziendale, PowerPoint rimane l’opzione più potente.
Altre applicazioni e strumenti aggiuntivi
Microsoft Office include anche programmi aggiuntivi: Outlook (email e calendario), OneNote (appunti digitali), Access (database), Publisher (impaginazione di base), e nella versione Microsoft 365 si integra con servizi cloud come OneDrive (archiviazione) e Teams (comunicazione). LibreOffice, oltre a Writer, Calc e Impress, offre anche Base (database in stile Access) e Draw (grafica e diagrammi). Non include un client di posta elettronica né alternative a OneNote o Teams. Nell’ecosistema Google, accanto a Docs/Sheets/Slides, sono comunemente usati servizi come Gmail, Google Drive, Google Meet, Keep, ecc., anche se funzionano separatamente. È interessante notare che Microsoft Office sta integrando sempre più strumenti basati sull’intelligenza artificiale (es. suggerimenti grammaticali avanzati o l’imminente assistente Copilot), mentre LibreOffice mantiene un approccio più tradizionale e leggero.
In sintesi, LibreOffice copre la maggior parte delle funzionalità classiche di Office e Google Docs/Sheets/Slides copre le basi con un focus sulla collaborazione. Ma se hai bisogno di un’ampia gamma di strumenti o di funzionalità avanzate specifiche, Microsoft Office rimane la scelta più completa e versatile.
Collaborazione in tempo reale e lavoro di squadra
La collaborazione è oggi un fattore fondamentale. Google Docs è diventato popolare proprio perché consente la modifica simultanea: più persone possono lavorare sullo stesso documento contemporaneamente, visualizzando le modifiche in tempo reale e con una cronologia delle versioni sempre salvata. Per i team distribuiti o i progetti condivisi, questa esperienza di co-editing fluida è stata rivoluzionaria.
Anche Microsoft Office offre funzionalità di co-authoring, soprattutto con la versione in abbonamento Microsoft 365. Se i file sono archiviati in OneDrive o SharePoint, più persone possono modificare insieme un documento Word, Excel o PowerPoint. Nella pratica funziona bene, anche se alcuni utenti lo trovano leggermente meno intuitivo rispetto alla collaborazione con Google (ad esempio, alcune funzionalità avanzate non sono disponibili durante la modifica collaborativa). Resta comunque un grande passo avanti rispetto al vecchio metodo di scambio file via email e fusione manuale delle modifiche. Inoltre, strumenti come Microsoft Teams si integrano con Office per facilitare il lavoro su documenti condivisi durante riunioni o chat.
LibreOffice, essendo una suite installata localmente, non dispone di una piattaforma nativa per la modifica collaborativa in tempo reale. Di norma, se più persone devono lavorare su un file Writer o Calc, devono farlo in modo sequenziale (utilizzando il rilevamento delle modifiche o suddividendo le sezioni), poiché la modifica simultanea non è possibile senza affidarsi a soluzioni esterne specializzate (come LibreOffice Online su un server — opzione poco comune per l’utente medio).
Accessibilità dei documenti
L’accessibilità ai documenti è anch’essa un aspetto importante. Con Office 365 e Google Drive, i file sono sincronizzati nel cloud, quindi puoi iniziare a modificarli in ufficio e continuare a casa su un altro dispositivo in modo fluido. Con LibreOffice, che è basato sull’utilizzo offline, devi portare i file con te o salvarli manualmente in un servizio cloud (non è prevista un’integrazione automatica).
In sintesi, Google offre l’esperienza più semplice e solida per il lavoro di squadra online. Microsoft ha fatto grandi progressi in questo campo integrando OneDrive/SharePoint e abilitando la collaborazione, anche se con un po’ più di attrito rispetto a Google in alcuni scenari. LibreOffice è pensato principalmente per l’uso individuale offline; se la modifica collaborativa in tempo reale è la tua priorità, le soluzioni cloud (Google o Office 365) sono chiaramente da preferire.


Compatibilità di file e formati
Un altro fattore cruciale è il modo in cui i file vengono scambiati tra le diverse suite. I formati di Microsoft Office — DOCX, XLSX, PPTX — sono diventati uno standard in molti contesti.
LibreOffice
È in grado di aprire e salvare file nei formati Office. Per i documenti semplici, l’interoperabilità è piuttosto buona. Tuttavia, con file più complessi, sono comuni alcune incongruenze di formattazione: ad esempio, gli interruzioni di pagina possono cambiare, i font possono essere sostituiti per motivi di disponibilità, elementi grafici o tabelle possono risultare leggermente disallineati oppure le macro di Excel potrebbero non funzionare correttamente. In altre parole, la compatibilità di LibreOffice con i formati Microsoft è elevata ma non perfetta. Documenti Word elaborati, presentazioni PowerPoint con effetti avanzati o fogli Excel con macro VBA richiedono spesso aggiustamenti una volta aperti in LibreOffice.
Google Docs/Sheets/Slides
Gli strumenti di Google supportano anche i formati Office: è possibile caricare un file .docx o .xlsx su Google Drive e aprirlo con le applicazioni Google. Tuttavia, ci sono delle limitazioni. Per lavorare comodamente, spesso è meglio convertire i file nei formati nativi di Google (Docs, Sheets, Slides), anche se ciò può comportare una perdita di formattazione o problemi funzionali. Se si sceglie di non convertire e modificare direttamente il file Office in Google, gli strumenti disponibili sono più limitati, e potrebbe essere necessario esportarlo e correggerlo successivamente. In generale, Google Workspace funziona al meglio quando tutti i collaboratori utilizzano i formati nativi di Google; se in seguito è necessario consegnare un file Word o PowerPoint, probabilmente servirà una revisione finale dopo la conversione.
La compatibilità inversa può anch’essa essere problematica: Microsoft Office può aprire file in formato ODF (come i .odt di LibreOffice), ma può mostrare variazioni di layout o funzionalità non supportate. Per questo motivo, in ambienti misti, molti utenti preferiscono usare il PDF per i documenti finali o concordano direttamente l’uso dei formati Microsoft per evitare sorprese.
In conclusione, la compatibilità migliore si ottiene quando tutti utilizzano la stessa suite. Se condividi frequentemente documenti con utenti Office, le alternative gratuite potrebbero richiedere tempo extra per le correzioni di formattazione. È un aspetto importante da considerare: anche se LibreOffice e Google Docs offrono una buona interoperabilità, non garantiscono ancora una riproduzione perfetta al 100% in tutti i casi — soprattutto in ambienti professionali esigenti.
Prestazioni e requisiti tecnici
Quando si parla di prestazioni, ogni soluzione ha le sue particolarità:
- Microsoft Office: Le applicazioni Office (Word, Excel, ecc.) sono diventate più efficienti, ma richiedono comunque un computer relativamente moderno per funzionare al meglio. Su un PC recente, funzionano senza problemi anche con documenti di grandi dimensioni e sfruttano bene le risorse hardware disponibili. Excel, ad esempio, può gestire fogli di calcolo molto grandi meglio di molti altri strumenti, a patto che il computer disponga di memoria sufficiente. Inoltre, la versione desktop di Office non richiede una connessione Internet per funzionare, tranne che per funzionalità come l’archiviazione su OneDrive o la co-modifica online.
- LibreOffice: È abbastanza leggero in termini di consumo di risorse. Funziona bene anche su computer più datati o dispositivi con specifiche modeste, sia su Windows che su Linux. Per documenti di dimensioni standard, le prestazioni sono paragonabili a quelle di Office. Può richiedere un po’ più di tempo per aprire file Office molto grandi, ma in generale la differenza è minima. Un vantaggio chiave è che non richiede alcuna connessione Internet: puoi usare LibreOffice in qualsiasi momento e ovunque, senza preoccuparti della connettività.
- Google Docs/Sheets/Slides: Essendo applicazioni basate sul web, dipendono completamente dalla connessione Internet e dal browser. Su un dispositivo modesto con una buona connessione, funzionano in modo fluido per le attività standard, poiché la maggior parte dell’elaborazione avviene sui server di Google. Tuttavia, con file molto grandi o complessi, l’esperienza può diventare lenta o incontrare dei limiti (ad esempio, Google Sheets ha un numero massimo di celle per foglio). Inoltre, se la connessione è lenta o instabile, lavorare con Google Docs può essere frustrante, con ritardi o impossibilità di accedere ai documenti finché la connessione non viene ripristinata. Esiste una modalità offline (salvataggio locale tramite Chrome), ma è limitata e richiede configurazione preventiva.
In sintesi, tutte e tre le piattaforme offrono buone prestazioni per documenti di dimensioni medie e complessità moderata. Microsoft Office sfrutta al meglio l’hardware potente e gestisce carichi di lavoro pesanti con maggiore stabilità; LibreOffice garantisce prestazioni solide anche su macchine più datate; Google Docs offre flessibilità da qualsiasi dispositivo, ma dipende fortemente dalla qualità della connessione.
Supporto tecnico e community
Il supporto disponibile può incidere notevolmente sulla tranquillità dell’utente:
- Microsoft Office: Essendo un prodotto a pagamento, Microsoft fornisce supporto tecnico ufficiale ai propri utenti (in particolare alle aziende con abbonamento). Sono disponibili ampia documentazione, tutorial e persino corsi di certificazione per Office. In caso di problemi, si hanno aggiornamenti regolari e accesso a canali di assistenza formali. Inoltre, la community di utenti è enorme – è facile trovare risposte alle domande o agli errori più comuni su forum e siti specializzati.
- LibreOffice: In quanto software gratuito e open source, si basa sul supporto della community. Non esiste un call center LibreOffice, ma ci sono forum, mailing list e documentazione online molto completa. Molti utenti esperti aiutano volontariamente con le domande tecniche. Per le organizzazioni più grandi, aziende come Collabora offrono versioni di LibreOffice con supporto professionale a pagamento. In generale, per utenti privati o piccole imprese, il modello basato sulla community è solitamente sufficiente – a patto di essere disposti a cercare e leggere le soluzioni autonomamente.
- Google Docs/Workspace: Gli utenti gratuiti si affidano al Centro assistenza di Google e ai forum della community per risolvere i problemi. Le aziende che pagano per Google Workspace, invece, ricevono supporto tecnico diretto da Google, con tempi di risposta variabili in base al livello di servizio. Anche la documentazione ufficiale di Google è chiara e facilmente accessibile online. In breve, se hai un abbonamento a pagamento con Google o Microsoft, avrai accesso al supporto formale; con LibreOffice o account Google gratuiti, l’auto-aiuto e la community saranno le tue principali risorse.
Costi: gratuito significa veramente gratuito?
Passiamo ora al tema dei costi. LibreOffice e la versione base di Google Docs non richiedono licenza – sono completamente gratuiti. Microsoft Office, invece, richiede l’acquisto di una licenza o il pagamento di un abbonamento (Microsoft 365). A prima vista, utilizzare alternative gratuite significa risparmiare. Ma è importante guardare oltre il prezzo iniziale, perché potrebbero esserci costi nascosti da considerare:
Curva di apprendimento e produttività
Passare da Microsoft Office a un’altra suite può richiedere formazione e un periodo di adattamento. Anche se LibreOffice e Google Docs non sono difficili da usare, ci sono sempre differenze (posizione dei comandi, scorciatoie da tastiera, ecc.). Durante questa fase di apprendimento, la produttività può diminuire. Alcuni compiti richiederanno più tempo finché non si acquisisce piena padronanza del nuovo strumento. Questo investimento di tempo va tenuto in considerazione.
Compatibilità e correzione dei file
Se collaboratori, clienti o partner continuano a utilizzare Office, potresti dover adattare i documenti condivisi. Un file creato con LibreOffice potrebbe perdere la formattazione se aperto in Word, costringendoti a correggerlo; oppure un foglio di calcolo esportato da Google Sheets potrebbe richiedere modifiche in Excel. Queste operazioni di correzione richiedono tempo. In alcuni casi, potresti persino riscontrare errori o dati mal interpretati a causa di problemi di compatibilità – il che è ancora peggio. Tutti questi sono costi indiretti che riducono il risparmio apparente.
Supporto e manutenzione
Con le opzioni gratuite, non si dispone di un supporto tecnico dedicato da parte del fornitore. Se si presenta un problema serio, dovrai risolverlo da solo (cercando nei forum, aspettando risposte dalla community) oppure assumere uno specialista. In un’azienda, questo può significare che il personale IT passi ore a gestire un problema con LibreOffice – mentre con Office sarebbe bastata una patch ufficiale per risolverlo rapidamente.
Alla fine, il costo della licenza è solo una parte dell’equazione. Per un utente individuale con esigenze semplici, LibreOffice o Google Docs possono andare benissimo senza costi. Ma in un contesto in cui produttività, compatibilità e supporto sono critici, quei "risparmi" possono svanire rapidamente. Infatti, molte organizzazioni hanno concluso che Microsoft Office risulta più conveniente nel lungo periodo, perché aiuta a prevenire problemi e permette flussi di lavoro più efficienti.
Tabella comparativa: Di seguito un riepilogo degli aspetti principali di ciascuna suite:
| Aspetto | Microsoft Office | LibreOffice | Google Docs (Workspace) |
|---|---|---|---|
| Costo iniziale | A pagamento (licenza o abbonamento) | Gratuito | Gratuito (per utenti individuali) |
| Collaborazione simultanea | Sì (con OneDrive/Office 365) | No (a meno di usare strumenti server esterni) | Sì (nativamente basato su cloud) |
| Funzionalità offline | Sì (versione desktop) | Sì (applicazione desktop) | Parziale (richiede Internet; modalità offline limitata) |
| Compatibilità con formati Office | Nativa (100% con DOCX, XLSX, ecc.) | Alta, ma possibili problemi con file complessi | Buona per file semplici; possibili errori con file avanzati |
| Funzionalità avanzate (macro, ecc.) | Complete (VBA, componenti aggiuntivi, ecc.) | Sistema macro proprio (Basic/Python; compatibilità VBA limitata) | Limitate (non supporta macro di Office) |
| Applicazioni incluse | Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneNote, Access... | Writer, Calc, Impress, Base, Draw (nessun client email) | Docs, Sheets, Slides, Forms (Gmail, Drive, Meet separati) |
| Supporto tecnico | Ufficiale (Microsoft) + ampia community | Community e forum (supporto a pagamento opzionale) | Assistenza online (supporto formale solo in versione a pagamento) |
| Piattaforme compatibili | Windows, macOS (app); Web; Android/iOS (app mobili) | Windows, macOS, Linux (desktop) | Qualsiasi sistema operativo (via web); app per Android/iOS |


Casi pratici: esperienze nel cambiare piattaforma
Per illustrare quanto detto finora, vediamo alcuni casi fittizi (basati su scenari reali comuni) di utenti o aziende che hanno provato queste alternative:
Caso 1: Una piccola azienda passa da Microsoft Office a LibreOffice per risparmiare.
Immagina una piccola azienda con 20 dipendenti che decide di smettere di pagare l’abbonamento a Office e passa interamente a LibreOffice. All’inizio tutto funziona: possono aprire e modificare i documenti Word ed Excel esistenti. La direzione è soddisfatta del risparmio. Ma dopo alcune settimane emergono piccole frustrazioni: la segretaria nota che aprendo alcuni documenti Word in Writer la formattazione cambia, e deve perdere tempo a sistemarli prima di inviarli. Il contabile utilizzava macro in Excel per automatizzare i report; queste non funzionano in Calc, quindi deve ricrearle o fare i calcoli manualmente (finendo per usare comunque Excel per i compiti più critici). I commerciali inviano preventivi in formato DOCX e alcuni clienti rispondono che il file appare strano in Word, a causa di piccoli problemi di compatibilità. Dopo sei mesi, l’azienda conclude che, nonostante il risparmio sulle licenze, ha perso troppe ore per sistemare problemi. Alla fine, torna a Microsoft Office (acquistando Microsoft 365 per aziende), e l’intero team si sente sollevato nel tornare allo strumento familiare. Hanno imparato che l’alternativa a Microsoft Office ha finito per costare di più in termini di produttività persa.
Caso 2: Un team creativo usa Google Docs ma ha bisogno di Office per le consegne finali.
Immagina ora un team marketing con membri in diverse città. Hanno adottato Google Docs/Sheets perché la collaborazione online è fondamentale per loro. Durante la preparazione interna delle proposte funziona benissimo: tutti modificano lo stesso documento in tempo reale, evitando interminabili scambi di email. Tuttavia, quando è il momento di consegnare il lavoro finale al cliente, quest’ultimo chiede solitamente i file nei formati Office tradizionali per poterli modificare. Il team quindi esporta i documenti Google in Word o PowerPoint. È in quel momento che notano dei dettagli da sistemare: font cambiati, immagini spostate, animazioni mancanti. Devono dedicare tempo extra a rivedere e perfezionare i file prima dell’invio. Scoprono anche che per analisi dati più complesse, Google Sheets non basta, e finiscono per usare Excel per alcune attività. In conclusione, questo team trae vantaggio da Google Docs per la collaborazione quotidiana, ma si affida a Microsoft Office per consegnare documenti ben formattati e completamente compatibili ai clienti.
Caso 3: Un ente pubblico torna a Microsoft Office dopo aver provato LibreOffice.
Ispirato a fatti reali, immagina un comune che migra migliaia di PC a Linux con LibreOffice per risparmiare sulle licenze. Inizialmente, l’operazione consente di risparmiare molto denaro e promuove la sovranità tecnologica. Ma presto emergono problemi pratici: nello scambio di documenti con altri enti esterni che usano Office, si verificano spesso problemi di formattazione; molti dipendenti, abituati da anni a Word ed Excel, si sentono a disagio o meno efficienti con LibreOffice nonostante la formazione; alcune macro e modelli critici per i processi interni non funzionano più correttamente. Dopo un paio d’anni di produttività ridotta e lamentele dai vari uffici, l’ente decide di invertire la rotta e torna a Windows e Microsoft Office. Conclude che, sebbene LibreOffice fosse una valida alternativa gratuita a Microsoft Office, l’ambiente misto e le esigenze specifiche rendevano la suite di Microsoft l’opzione più affidabile per mantenere l’efficienza.
Come possiamo vedere, cambiare piattaforma non è sempre negativo (gli strumenti collaborativi di Google, ad esempio, hanno davvero migliorato il flusso di lavoro del team creativo). Ma emergono dei pattern: in ambienti dove la compatibilità esterna e le funzionalità avanzate sono critiche, le alternative gratuite tendono a non bastare e finiscono per generare costi indiretti.
Conclusione: si risparmia veramente con le alternative gratuite?
LibreOffice e Google Docs sono alternative valide e altamente funzionali a Microsoft Office, ciascuna con i propri punti di forza. LibreOffice offre una suite office tradizionale completa a costo zero—ideale se hai bisogno di lavorare offline e desideri indipendenza dai grandi fornitori. Google Docs garantisce un’eccellente flessibilità cloud e collaborazione in tempo reale, perfetta per ambienti con team distribuiti. Se il tuo budget è pari a zero o le tue esigenze sono basilari, queste opzioni possono funzionare molto bene.
Tuttavia, dopo aver esaminato i confronti e i casi pratici, è evidente che Microsoft Office rimane la soluzione più completa e, nel lungo periodo, più conveniente nella maggior parte dei contesti professionali. La suite Microsoft offre la migliore compatibilità, un’ampia gamma di funzioni e applicazioni, e un supporto solido—con il risultato di una maggiore efficienza e tranquillità. Il “gratuito” può a volte costare caro in termini di tempo e frustrazione. Al contrario, investire in Office garantisce uno strumento robusto, familiare a tutti e ottimizzato per la produttività.
In sintesi, potresti risparmiare nel breve termine usando LibreOffice o Google Docs, ma devi considerare i costi nascosti potenziali. Per molti utenti e aziende, il ritorno sull’investimento a lungo termine di Microsoft Office supera ampiamente il prezzo. Se il tuo obiettivo è minimizzare i problemi e concentrarti sui risultati, Office è una scelta sicura.
La buona notizia?
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